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Voices Press Release (ITA)

VOICES

Un catalizzatore

Voices, un nome che parla da sé, incarna perfettamente lo spirito collaborativo del gruppo. Ogni singola voce contribuisce alla musica con la propria sensibilità, creando un suono che è allo stesso tempo contemporaneo e intriso di echi della tradizione.

Il pianista Giovanni Ceccarelli e il batterista Paolo Orlandi s’incontrano a Beirut, poi si trasferiscono in Francia, dove continuano la loro esplorazione musicale insieme in vari progetti. Il vibrafonista Andrea Dulbecco (musicista poliedrico che suona jazz, musica classica e contemporanea) si unisce a loro, portando con sé l’eminente contrabbassista Salvatore Maiore. L’intesa tra loro è evidente e, dopo una sessione video a Milano, nasce Voices.

Dopo una serie di tournée in Italia e in Svizzera, il repertorio di musica originale è pronto per la registrazione del primo album del quartetto.

 

Al servizio di un universo sonoro comune

Ciascuna voce all’interno di Voices sonda un aspetto della contemporaneità, spingendosi oltre la tradizione attraverso una ricerca personale che, all’interno del quartetto, crea un universo sonoro condiviso: è un invito ad un ascolto riflessivo e avvincente.

I membri di Voices creano un paesaggio sonoro caratterizzato da una miscela di influenze (sonorità mediterranee, echi del Brasile e richiami alla tradizione colta europea), con una mente aperta e un profondo legame con la propria storia personale. Infatti, ogni membro del gruppo contribuisce con le proprie composizioni, arricchendone le interpretazioni con la propria voce espressiva.

Ciò è evidente nelle composizioni piene di lirismo dell’album Voices, come In Su Mare (Maiore) e The Ever-Changing Sky (Ceccarelli), che si riferiscono rispettivamente al mare della Sardegna e al cielo di Parigi, in contrasto con brani più introspettivi come All’imbrunire (Dulbecco), che include improvvisazioni libere, e #7 (Orlandi), che si ispira al serialismo.

 

Singolarità forti

Giovanni Ceccarelli

“His playing… is impeccable, reminding me of the legendary late Hank Jones where every note seems to be thought out with great care.” Benny Golson

Pianista molto richiesto da solisti di jazz e altri stili musicali (Lee Konitz, Benny Golson, Ivan Lins, Kenny Wheeler, Enrico Rava, David Linx e Camille Bertault) per il suo ascolto attivo, il suono profondo e la ricca tavolozza armonica, è nominato per un Latin Grammy Award 2014 nella categoria miglior album di musica popolare brasiliana.

Praticando l’arte del “less is more”, che si può sentire evolvere in tutta la sua prolifica discografia, Giovanni Ceccarelli porta al gruppo la sua profonda sensibilità e il suo tocco lirico.

Andrea Dulbecco

Come solista di vibrafono classico e musicista da camera, si esibisce nelle più prestigiose istituzioni musicali italiane (Società del Quartetto e Società dei Concerti di Milano, Unione Musicale di Torino, Accademia di Santa Cecilia, Amici della Musica di Perugia, Accademia Chigiana, Teatro alla Scala) con musicisti di fama internazionale come Ugorski, Brunello, Lucchesini, De Maria, Fisk, Carmignola e Stockhausen.

Oltre alla carriera di musicista classico, è anche un attivo vibrafonista jazz, che suona e registra con artisti come Paolo Fresu, Enrico Rava, Tom Harrell, Steve Swallow e Adam Nussbaum. Questa doppia vita musicale conferisce ad Andrea Dulbecco uno stile chirurgicamente preciso, in cui nulla è lasciato al caso e tutto è padroneggiato.

Salvatore Maiore

Il contrabbassista e violoncellista sardo Salvatore Maiore costruisce nel corso della sua carriera uno stile personale, che combina una grande stabilità ritmica ad una profonda espressività. Porta a Voices le sue solide basi, il suo ascolto attivo e il suo lirismo, anche all’archetto.

Il suo curriculum parla da sé: vincitore di Jazz in Milano e Jazz in Vienna con l’eminente pianista Glauco Venier; membro dei gruppi di Kenny Wheeler e Paolo Fresu; vincitore del premio Top Jazz con il clarinettista virtuoso Gabriele Mirrabassi; membro del trio del pianista Stefano Battaglia, con diversi album pubblicati per ECM. Collabora con artisti come Lee Konitz, Enrico Rava, Nguyèn Le, Billy Cobham, Steve Grossman, Cedar Walton, Flavio Boltro, Eliot Zigmund, Jacques Pellen, Antonio Faraò, Al Di Meola e Gil Goldstein.

Paolo Orlandi

“Paolo has always been a gifted, swinging, sensitive drummer and all around musician.”

Queste parole di John Patitucci trovano conferma in Voices, contesto musicale nel quale Paolo Orlandi può esprimersi con tutta la sua tavolozza espressiva. Musicista internazionale con un Master of Arts al City College di New York, Paolo trascorre oltre dieci anni nella Grande Mela, affinando le sue capacità e stabilendo collaborazioni artistiche. Ha il privilegio di collaborare con il bassista John Patitucci. Dopo un breve periodo trascorso a Beirut dal 2016, Paolo vive nell’area di Ginevra, sviluppando la sua carriera come batterista di prima scelta per molti artisti, tra cui Dado Moroni, Robert Bonisolo, Sharon Clark, Alessio Menconi, Marco Panascia, Gregor Ftičar, Ben Kraef e molti altri.